Terkei nuovo sito 01, Ennedi – Ciad

Nel novembre 2012 nella regione dell’Ennedi in Ciad è stato rinvenuto un nuovo sito di pitture rupestri nel gruppo montuoso di Terkei, sul suo versante occidentale. In questa particolare formazione di arenarie devoniane, sono già segnalati diversi siti di pitture rupestri (a oggi sono 16), alcuni dei quali molto conosciuti, come il riparo dei “cavalli volanti” (altrimenti conosciuto come sito della “grand vache”), già descritto da Gerard Bailloud nel 1957 come siti di Terkei Bowde III. A differenza di questi siti conosciuti, collocati per lo più all’interno di ripari naturali tra i 0 e i 5 metri d’altezza dal suolo, questo riparo dipinto è situato a circa 15/20 metri dal suolo su di un’ampia terrazza naturale sulla quale è come appoggiato un basso arco roccioso che, insieme a un panorama che spazia senza ostacoli sulle vaste piane meridionali antistanti il gruppo montuoso, rende il luogo molto suggestivo. Il settore settentrionale sottostante la terrazza invece, è rappresentato da un ampio e protetto anfiteatro roccioso con numerosi ripari naturali sui bordi perlopiù privi di pitture, che racchiude un terreno piatto e sabbioso sul quale sono adagiate alcune macine (integre o rotte), pestelli, frammenti di terracotta con decorazioni diverse e qualche rara scheggia di quarzo-arenite lavorata.

La parete dipinta è situata a sul lato orientale dell’arco con un’inclinazione di circa 45°, con un’esposizione verso sud-sudovest e con un’ampiezza di circa 5 metri per due di altezza. Le pitture riempiono totalmente la suddetta parete con una serie di raffigurazioni in ocra rossa e viola e bianche, molte in sovrapposizione le une sulle altre. Sono presenti soprattutto figure maschili di guerrieri spesso con il corpo decorato di bianco e con ornamenti alla vita, braccia e gambe, armati con arco e frecce, lance e scudi. In maniera minore sono presenti anche probabili figure femminili con lunghe vesti, sempre in ocra rossa e viola. La testa dei personaggi dipinti, essendo probabilmente di colore diverso dal corpo, è forse stata cancellata dal tempo: laddove si può intuire, appare una testa rotondeggiante spesso con ornamenti a raggiera e/o con piume (?) sulla sommità del capo.

Non appaiono figure di animali selvatici. Molte invece sono le vacche rappresentate con le “classiche” e fantasiose decorazioni tipiche dello “stile” dell’Ennedi, sia rosse che bianche, con corna finemente dipinte di bianco con la punta rossa. La grandezza delle raffigurazioni sia umane che animali varia da pochi cm fino a 40 cm.

Più o meno al centro della parete è raffigurato una strana pittura ovoidale in bianco con all’interno qualche elemento in rosso: forse è una capanna, ma è molto diversa dalle sue simili rappresentate in numerosi altri siti dell’Ennedi. Inoltre, sulla parte destra di questa figura ovoidale, sembrano esserci i resti di una figura dipinta assai più grande delle altre della quale sembrano visibili solo le due braccia.

Sotto l’arco naturale, alto un paio di metri e largo una ventina, giacciono tre grossi massi con, sulla superficie sommitale, 42 coppelle di grandezza pressoché uguale, profonde 10/15 cm e con diametro di 10/15 cm.

Non ci sono raffigurazioni né di cavalli né di cammelli, soggetti molto comuni in tanti siti rupestri dell’Ennedi, per cui questo sito si potrebbe verosimilmente collocare, usando le fasi proposte da Gerard Bailloud per l’Ennedi, nella fase del “Bovidiano recente”, estesa in tutta la regione e molto simile come contenuti e stile espressivo.